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Come da tradizione, ogni 28 settembre l’Amministrazione comunale dona la Cera alla Basilica e il Sindaco tiene un discorso. Il Sindaco Pierpaolo d’Arienzo anche per il 2020 è riuscito ad emozionare i presenti e i numerosi fedeli che hanno seguito in diretta streaming la celebrazione. Vi proponiamo il discorso integrale.

“Arcangelo Michele,

è una città che s’inginocchia davanti a te attraverso le mie ginocchia;

è una città che solleva verso di te lo sguardo attraverso i miei occhi;

è una città che ti prega oggi attraverso la mia voce.

Siamo un popolo in cammino,

siamo un popolo pellegrino che viene a dirti oggi grazie per aver amato la nostra Città al punto di allontanarne la peste.

Veniamo a ringraziarti per averci mostrato che la preghiera di un popolo unito è un canto che sale dritto a Dio e a chi presso di lui intercede.

Così come nel 1656, anche oggi questa Comunità ha varcato il cancello di ferro, ha attraversato il cortile di pietra, e ha disceso gli 86 gradini, venendo a cercati nel cuore della Montagna Sacra.

Accetta questa cera, la luce umana che sappiamo offrirti, sperando di tornare nelle nostre case vestiti della tua luce Santa.

Proteggi questo popolo oggi come allora. 

Dagli la forza di rimanere unito davanti alle difficoltà della vita. 

Insegnagli a moltiplicarne le gioie”. 

Ho scritto e recito, ormai da 4 anni, questa preghiera che mi emoziona profondamente per l’onore che mi è stato concesso dai miei concittadini di parlarti a nome della mia città.

Un’emozione resa ancora più forte da questo anno così difficile e particolare.

Si, Arcangelo Michele, perché oggi più che mai l’offerta della Cera assume un valore simbolico straordinario e la nostra preghiera diventa una supplica: illumina, con la tua luce, questo periodo buio in cui la pandemia ha messo in ombra la gioia della vita quotidiana.

Illumina, San Michele, il nostro cammino.

Siamo chiamati, come amministratori, ogni giorno a prendere decisioni anche difficili per la nostra comunità e per i nostri territori: guidaci, donaci la saggezza necessaria a svolgere il nostro ruolo.

Illumina, San Michele, il cammino di chi ha il delicato compito di guidare le comunità scolastiche e garantire ai nostri figli l’istruzione e in questo difficile e incerto periodo, anche la sicurezza.

Proteggi, quindi, gli insegnanti, tutto il personale scolastico, gli studenti.

Proteggi i nostri figli, aiutali a vivere un anno scolastico fatto di serenità dove la mancanza di un abbraccio o della condivisione dei giochi sia compensata dalla possibilità di rivedersi e, seppur distanti, di stare insieme.

Ti prego, quindi, di proteggere i nostri bambini e i nostri ragazzi.

Questa è la preghiera di un padre.

Questa è la preghiera di tutte le madri e di tutti i padri: proteggi i nostri figli!

Illumina, San Michele, il cammino di chi ha il delicato compito di salvaguardare la nostra salute.

Grande è stato lo sforzo, il lavoro e i sacrifici che in questi mesi tutto il personale sanitario ha dovuto compiere per noi tutti.

Dagli ancora la forza di tenere tra le braccia la nostra Italia e di poter trovare presto le cure necessarie per tornare a vivere senza angosce e paure.

Illumina, San Michele, il cammino di tutte le donne e di tutti gli uomini affinché, insieme, con senso di responsabilità e nel rispetto delle regole, possiamo superare gli ostacoli e le limitazioni che questa pandemia ci ha imposto così duramente.

Arcangelo San Michele, oggi siamo in questa Grotta prodigiosa a ringraziarti e a chiederti ancora una volta di proteggere il tuo popolo da questa pandemia.

Così come facesti nel 590 a Roma: rinfoderando la tua spada dopo aver scongiurato la peste e da allora Castel Sant’Angelo porta il tuo nome.

Così come facesti qui nel 1656 ponendo la pietra a protezione del tuo popolo.

Prima di avviarmi alla conclusione permettetemi di porgere i più sentiti ringraziamenti e i saluti dell’intera comunità alle autorità civili, religiose, alle forze dell’ordine e a tutti i rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e nazionali; ai Dirigenti e a tutto il personale scolastico, al Comitato Festa Patronale, a quanti ci seguono online e a Padre Ladislao e ai Padri Micheliti che mai in questo periodo ci hanno fatto mancare il sostegno e un messaggio di speranza.

La nostra, Arcangelo San Michele, non è solo una supplica ma anche una preghiera e un canto di speranza.

Vogliamo tornare a programmare, progettare, costruire ponti, opportunità, futuro.

Vogliamo tornare a sederci l’uno accanto all’altro senza paure, senza angosce.

Vogliamo tornare presto ad abbracciarci come si fa tra persone che si vogliono bene e condividono un pezzo del cammino insieme.

Illumina, dunque, San Michele, il nostro cammino: che questa nostra preghiera possa essere un canto che sale dritto a Dio.

Grazie.