Conoscenza e movimento, sono queste le parole d’ordine che accompagneranno l’evento “Trekking: sulle tracce del passato, l’Abbazia di Monte Sacro”, prima edizione di una lunga serie dimanifestazioni volte ad incentivare la promozione del turismo sportivo, cofinanziate dalla Regione Puglia.

Un ritorno al movimento condiviso in un quadro naturale e di interesse storico come l’Abbazia di Monte Sacro, dopo circa treanni di sospensione dovuti all’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus.

“Il nostro auspicio è che si possano mobilitare più persone possibili, con attenzione ma senza restrizioni. In questi venti mesi ci sono mancati anche tutti quei momenti di aggregazione e socializzazione, che iniziano con l’organizzazione dell’evento e coinvolgono i nostri Comitati, ma anche società sportive, squadre e famiglie. Riprendere queste abitudini sarà un modo per avvicinarci alla normalità e di essere nuovamente attivi in spazi importanti dal punto di vita storico-naturalistico” – sostiene il Presidente Provinciale UISP, Orazio Falcone.

Sarà un grande evento, quello che si svolgerà tra il 17 e il 18 settembre, sulle cima di Monte Sacro, a poche centinaia di metri dell’Agriturismo Monte Sacro nel comune di Mattinata.

Il progetto prevede un programma sostanzioso: il ritrovo, nel sabato pomeriggio del 17 settembre, presso il piazzale sottostante l’Agriturismo di Monte Sacro di Mattinata.

Non mancheranno momenti di convivialità, che abbattono le barriere della inibizione e aprono la mente, rendendola più ricettiva e più disponibile al confronto.

Infatti durante il pomeriggio i partecipanti saranno impegnati in una lezione di pilates immersi nella natura e la sera allietati da una cena spettacolo.

Nella mattinata del 18 settembre prenderà vita il trekking vero e proprio: il sentiero che parte da una tabella in legno del parco Nazionale del Gargano, a pochi metri dall’Agriturismo, si dispiega per 7 km lungo le pendici di Monte Sacro fino al complesso monumentale dell’Abbazia medioevale.

Sulla sommità ci sarà ad attendere lo storico Antonio Latino, che lungo tutto il perimetro dell’Abbazia terrà una lezione di storiaantiquaria e architettonica.

“Il paesaggio è davvero suggestivo grazie alla presenza di diverse specie autoctone di flora, come le orchidee garganiche. Si può respirare a pieni polmoni immersi all’ombra del silenzioso bosco di Leccio- Quercus ilex, del Parco Nazionale del Gargano. Apprezzare questi paesaggi significa comprendere l’importanza della salvaguardia della biodiversità, la necessità di educare le nuove generazioni alla conservazione della natura e la promozione di attività divulgative sulla fruizione di aree e strutture territoriali, come quella di Monte Sacro, per il valore naturalistico e storico” – sostiene il Presidente di Legambiente Lo Sperone, di San Giovanni Rotondo, Antonio Tortorelli.

Nel IV secolo d.C. il monte era ancora conosciuto come Monte Dodoneo, consacrato al culto pagano di Giove. 

Solo successivamente a seguito dell’apparizione dell’Arcangelo Michele a San Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto, nel 490, il vescovo e i prelati fecero distruggere i simulacri dedicando il tempio alla SS.Trinità, con la denominazione di Sacro.

Successivamente un gruppo di monaci vi realizzò un cenobio, sede del monastero benedettino dal VI al XIII secolo d.C..

In seguito a un periodo di fioritura, nel XV secolo l’Abbazia venne accorpata a quella di Siponto e abbandonata. 

Seguì una lunga fase di degrado che portò l’Abbazia all’attuale stato di rudere, da cui però si evince ancora la struttura originaria: la chiesa abbaziale con la torre campanaria, le celle del dormitorio, il battistero, il refettorio con la cucina, le cisterne, il chiostro, il cortile, i magazzini, le stalle e la torre di vedetta. 

L’Abbazia conquistò il terzo posto nel censimento I Luoghi del Cuore nel 2012.

Il saggio l’Abbazia benedettina della SS. Trinità di Monte Sacro nel territorio di Mattinata, Note architettoniche e monumentali di Antonio Latino pubblicato nel 1986 dalla rivista del Centro Studi Garganici di Monte Sant’Angelo, ci fornisce un’altra serie di motivi per visitare questo luogo del passato.

Nel settembre degli anni ’80, il comune di Mattinata diventò proprietario esclusivo delle aree di interesse dell’intero complesso Abbaziale.

Ciò consentì di realizzare la prima missione archeologica del Museo Nazionale Germanico di Norimberga, che avviò indagini eseguite dal settembre 1988 fino agli anni ’90 in collaborazione con l’università di Bari.

Queste missioni archeologiche vedono alternarsi studiosi tedeschi provenienti da ogni dove, fino all’italiana Sabina Fulloni.

E proprio la dott.ssa Sabina Fulloni dedica all’Abbazia della SS. Trinità sul Monte Sacro di Mattinata alcune notevoli pubblicazioni.

Per lei questo sito costituisce uno di quei luoghi ritrovati della storia dove si misurano il suo ruolo e la sua importanza all’interno della società medioevale del Mezzogiorno svevo.

Vi sono differenti stratificazioni insediative risalenti dall’età repubblicana al tardoantico, dall’alto Medioevo fino al periodo normanno-svevo.

Per arrivare alla definitiva progettazione e sistemazione del Gregorius Magister, prima metà del XIII sec., scrittore di cultura enciclopedica del sito con l’opera Archeologia, architettura, storia, storia dell’arte, che disegna i cicli di vita della struttura monastica.

Ogni anno nella settimana che precede l’11 Luglio, festa di San Benedetto Abate, il gruppo Agesci di Mattinata promuove la giornata pro Monte Sacro.

Vi aspettiamo numerosi per vivere insieme a noi momenti di spiensieratezza tra le mura di un passato ancora da scoprire. 

Per info contattare 0882413578 – 3711776717