Vangelo. Vogliamo vedere Gesù.
È la domanda dei cercatori di ogni tempo. Anche la nostra. Nel Vangelo di questa domenica a farla sono alcuni greci che si rivolgono all’apostolo Filippo. Insieme vanno da Gesù e questi risponde: “se volete capire me, guardate il chicco di grano. Guardate la croce”. Immagini umili e vitali … ma di scarso appeal. Di certo non ci si scomoda per andare a conoscere dolore e infelicità. Si sta piuttosto alla larga.

Vedere Gesù non è un diritto ma una Grazia. E Dio le Grazie le manda come dice Lui: nella verità. Verità che non sempre coincide con le proprie aspettative o con il proprio immaginario… Per questo Gesù va dritto al punto e lo ammette: è arrivato il momento in cui devo dirvi chi sono: “È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato”. Parla di “gloria”. Nulla di quello che pensiamo noi. Gloria vuol dire peso specifico, valore autentico, verità vera.

E qual è la Sua verità? Come per il chicco di grano: quando cade in terra non viene ammazzato dalla terra ma si offre ad essa e da seme diventa germe, esplosione di vita più evoluta e potente; così la croce: da Lui accolta per amore non sarà più patibolo ignobile ma segno di salvezza per tutti: “quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me”.

A Gerusalemme fra qualche giorno le folle dimostreranno di non averlo compreso: vogliono un re che combatta il potere costituito. Ma Gesù non è quel re. Dio ce lo ha donato perché nella Sua morte e Resurrezione ogni morte, a partire dal peccato, venisse sconfitta: “l’ho glorificato e lo glorificheró ancora”, si udirá nel Vangelo.

“Ad un Dio così non ci si abitua mai”, dice papa Francesco. È vero: si può solo contemplare per come ha voluto raccogliere il grande nel piccolo, l’universo nell’atomo, l’albero nel seme, l’uomo nell’embrione, l’eterno nell’attimo, l’amore in un cuore, sé stesso in quell’Uomo e, in Lui, in ogni uomo.

Pagina di Vangelo decisiva: potremo celebrare la Sua Passione solo accogliendo la Grazia di vederlo per come è veramente: sulla Croce a me donata.
Non farlo, sarebbe assistere, forse anche partecipando, ad un teatro.